"LOOK AT WHAT'S TOO SMALL TO BE HEARD (IL PARADOSSO DI ANTIGONE)
Acciaio, plastica, vetro
Dimensioni (in cm.) H. 20 x L. 20
"Ognuno vede quello che tu pari, pochi sentono quello che tu sei"
(Machiavelli - Il Principe, cap. XXVIII)
Un invito a riflettere sulla necessità di ascoltare ciò che siamo, un monito a prestare attenzione e ad esplorare - in una società sempre più indifferente all'individuo, incentrata sull'"apparire" piuttosto che sull'"essere" - le fragili pieghe della nostra anima, obbedendo ciascuno come Antigone alla propria legge interiore.
L'opera rappresenta, con un paradosso, l'inutilità di cercare di penetrare qualsiasi realtà soltanto attraverso i sensi.
Il generatore di frequenza ultra bassa (7,83 HZ) produce onde sonore infinitesimali (infrasuoni) che non raggiungono la soglia di udibilità e non sono quindi percepibili dall'orecchio umano, ma entrano comunque in relazione con il corpo provocando vibrazioni positive che agiscono in profondità (risonanza di Schumann) sollecitando l'utente a livello emotivo. Lo spettatore è provocatoriamente invitato a cercare questi suoni con l'ausilio della lente d'ingrandimento, laddove dovrebbe invece soffermarsi ad apprezzare i benefici prodotti dal segnale sonoro nella propria sfera psichica e spirituale.