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INCERTA MATER
Hai attraversato con me la Porta
Santa, confidavi nel miracolo
stretto di un movimento di stelle,
stanca di percorrere sentieri
alla deriva, hai creduto cieca
nel breve attimo di quell’attesa
redentrice alla follia mistica
del riscatto.
Poi subentrò l’inganno,
il martirio del distacco, quel fiotto
di dolore che divampa orfano
del battito indifeso, quando il ventre
gonfio frana.
Perché noi siamo il grido lineare,
la congiunzione magistrale fratta
che con un balzo annulla la distanza
delle nostre esistenze già compiute.
(SHAKAR GALAJIAN)
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